Patentino per Smartphone – idea per una proposta di legge
(Se ti interessa, puoi leggere S.M.A.R.F.O. romanzo per ragazzi che tocca questo tema)
L’idea di questa proposta di legge nasce dal desiderio di aiutare le famiglie e gli adolescenti nella prevenzione del cyberbullismo, del cyberstalking e delle cyberdipendenze (gioco patologico, pornodipendenza, social-dipendenza), oltre che di tutte le dinamiche negative, gli abusi e gli eccessi che si potranno sviluppare in futuro in ambiente virtuale.
(Non sono un legislatore, per cui non ho idea di come si scriva una proposta di legge. Non conosco il lessico specifico, nè le norme da citare. Ma qua mi interessa seminare l’idea: se a qualcuno piacerà, potrà farla sua.)
Il presupposto è che lo smartphone non sia meno pericoloso di un’automobile o di uno scooter: l’uso scorretto dei dispositivi social non mette in pericolo la salute fisica (come nel caso dei mezzi di trasporto), bensì la salute psichica, le relazioni, la serenità.
A seguito della legge sul cyberbullismo, della cronaca quotidiana, di fenomeni come Blue Whale e la serie tv Tredici, o semplicemente osservando l’uso che fanno gli adolescenti (e le loro famiglie) dei dispositivi smart è ormai palese come una legge di regolamentazione sia improrogabile.
Una legge che sancisca la necessità di un patentino per l’uso degli smartphone sarebbe molto utile sia per i suoi effetti concreti (prorogare l’accesso alla rete da parte dei minorenni ad un’età nella quale gli serva davvero, limitare e prevenire i fenomeni di cui sopra…) ma anche per il valore simbolico che una legge in tal senso creerebbe nel senso comune: “gli smartphone non sono innocui”. (Oppure, se preferiamo: “dal grande potere che dà uno smartphone derivano le grandi responsabilità del suo corretto uso”.)
Questo concetto, fra l’altro, appare ben chiaro nella mente di molti genitori, quindi la legge non dovrebbe fare altro che recepire e regolamentare una tendenza già presente nel senso comune.
Seguono ora quelle che dovrebbero essere i criteri guida per un tale patentino.
Il patentino per lo smartphone (bozza).
1. Quali dispositivi? Il patentino è necessario per poter utilizzare gli smartphone in pubblico. Non è necessario per utilizzare telefoni cellulari che non abbiano la connessione a internet (modelli non-smart): in questo modo i genitori che vogliano contattare i loro figli possono ugualmente farlo, tramite sms o telefonate.
2. Come sarebbe l’esame per il patentino? Le domande verterebbero sugli aspetti giuridici, informatici e psicologici legati all’uso dello smartphone, secondo il modello dell’esame teorico di scuola guida. Si potrebbe ipotizzare una fase di “pratica” pensata in questo modo: a seguito del superamento dell’esame teorico, per un certo lasso di tempo (due mesi?) lo smartphone viene monitorato in ogni sua attività. L’uso scorretto dello smartphone in questo lasso di tempo impedisce il superamento della “pratica” e comporta la ripetizione dell’esame e il non accesso al patentino.
3. Da quale età? L’esame per il patentino potrebbe essere pensato intorno ai 14 anni d’età.
Se tale idea dovesse avere spazio realmente nella legislazione italiana numerosi sarebbero i vantaggi per gli adolescenti e le loro famiglie.
(Del problema tratta anche il mio romanzo per ragazzi S.M.A.R.F.O. edito da mondadori.)
La discussione è continuata qui:
Telefonata a radio3 (tutta la città ne parla), novembre 2017
Risposte agli sms ricevuti
articolo sulla gazzetta di reggio
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